Museo delle Civiltà Anatoliche ad Ankara: Cosa vedere e fare
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Nel cuore di Ankara, la capitale della Turchia, si trova un tesoro poco conosciuto che custodisce i segreti di antiche civiltà: il Museo delle Civiltà Anatoliche.
Questo museo, dedicato principalmente alla civiltà ittita, non solo ospita una delle più importanti collezioni al mondo relative a questo popolo.
Ma serve anche da ponte verso la comprensione delle varie culture che hanno abitato l'Anatolia lungo i millenni.
La sua importanza va oltre la semplice esposizione di reperti:
Il museo rappresenta un luogo dove la storia prende vita, offrendo insight unici sulle complesse trame culturali che hanno tessuto l'identità dell'odierna Turchia.
Attraverso le sue sale, i visitatori del museo Ittita Ankara possono intraprendere un viaggio attraverso diversi periodi storici, dalla preistoria alle civiltà pre-anatoliche.
Passando per l'epoca degli Assiri e dei Frigi fino ad arrivare all'eleganza dell'arte greca e romana.
#1. Origini del Museo Ittita Ankara
Il Museo delle Civiltà Anatoliche di Ankara ha le sue radici nel 1921, quando Mübarek Galip Bey, allora Direttore della Cultura, fondò il primo museo nella sezione del Castello di Ankara chiamata Akkale.
Inizialmente, questo spazio non solo serviva come museo ma anche come deposito per i reperti provenienti dal tempio di Augusto e dai bagni bizantini.
La necessità di un museo più grande divenne evidente quando, su raccomandazione di Atatürk, i manufatti ittiti della regione furono centralizzati ad Ankara, portando alla creazione di un "Museo Eti" dedicato.
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#2. La Collezione Ittita
La Collezione Ittita del Museo delle Civiltà Anatoliche rappresenta uno dei più preziosi assortimenti di artefatti legati all'epoca dell'Impero Ittita.
Questa sezione del museo offre ai visitatori un'immersione profonda nella storia e nella cultura di una delle civiltà più influenti dell'antica Anatolia.
Reperti Principali
Tra i pezzi più emblematici della collezione si trova il rilievo del Dio della Guerra, situato presso la Porta del Re a Boğazköy.
Questo rilievo, insieme a contenitori adornati con figure di toro, ciotole per frutta e vasi con forme animali, cattura l'essenza artistica e religiosa degli Ittiti.
Il famoso vaso İnandık, che raffigura una cerimonia di matrimonio, e le tavolette degli archivi governativi con i sigilli dei re, offrono una finestra sulle pratiche amministrative e sociali dell'epoca.
Uno dei manufatti più significativi è la tavoletta in scritture accadiche risalente al periodo tra il 1275 e il 1220 a.C.
Questa tavoletta rappresenta una corrispondenza tra la regina egiziana Nefertari e la regina ittita Puduhepa.
Seguita al storico Trattato di pace di Kadesh, considerato il primo trattato di pace documentato nella storia dell'umanità.
Il museo ospita anche statue in bronzo di divinità della fertilità, oltre a rappresentazioni di tori e cervi, che riflettono l'importanza di questi animali nella cultura e nella religione ittita.
Completano la collezione immagini e ricostruzioni di Boğazköy, inclusi gli scavi e la Porta del Re, che aiutano i visitatori a visualizzare l'aspetto originale di questi siti storici.
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#3. Significato Storico
La Collezione Ittita non solo documenta l'arte e l'architettura di un impero scomparso.
Ma illumina anche i complessi legami politici e culturali che gli Ittiti avevano sviluppato con le altre grandi potenze dell'epoca, come dimostrato dalla corrispondenza tra le regine Nefertari e Puduhepa.
Questi artefatti offrono una testimonianza diretta delle dinamiche diplomatiche e delle tradizioni matrimoniali, essenziali per comprendere la struttura sociale e politica ittita.
Inoltre, la presenza di opere d'arte che ritraggono i sovrani ittiti, gli dei del pantheon ittita e potenti animali come leoni e tori, sottolinea l'importanza del simbolismo religioso e regale nell'arte ittita.
Questi elementi non solo decoravano i palazzi e i templi, ma servivano anche come strumenti di propaganda politica e religiosa, consolidando il potere dei sovrani e la loro connessione con il divino.
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#4. Esposizioni Pre-Anatoliche
Periodo Paleolitico e Neolitico
Nel Museo Ittita Ankara, l'età paleolitica è rappresentata dai reperti archeologici scoperti nella grotta di Karain, vicino ad Antalia.
Questi manufatti narrano la vita degli uomini del Paleolitico, che erano principalmente cacciatori-raccoglitori e utilizzavano strumenti di pietra e ossa.
Le esposizioni sono suddivise in tre categorie temporali:
Paleolitico inferiore, Paleolitico medio e Paleolitico superiore e tardo superiore, offrendo ai visitatori una panoramica completa dell'evoluzione degli strumenti e delle tecniche di sopravvivenza.
Il passaggio al Neolitico segna l'apparizione dei primi villaggi e l'inizio dell'agricoltura.
Tra i manufatti più significativi esposti ci sono quelli provenienti da Çatalhöyük e Hacılar, due dei siti più importanti di questa era.
La collezione include sculture della Dea Madre, pitture murali, figurine di argilla, contenitori di terracotta e attrezzi agricoli fatti di ossa.
Particolarmente impressionante è la riproduzione di una stanza di Çatalhöyük con teste di toro montate a parete e una grande scena di caccia al toro su intonaco del VII millennio a.C.
Che cattura vividamente l'essenza della vita quotidiana e delle credenze religiose di quel tempo.
Età del Bronzo
L'età del Bronzo rappresenta un periodo di significative innovazioni tecnologiche e culturali.
Gli abitanti dell'Anatolia, amalgamando rame e stagno, crearono il bronzo, migliorando notevolmente gli strumenti e le armi dell'epoca.
Il museo espone una vasta gamma di manufatti in metallo provenienti da vari siti archeologici come Alacahöyük, Hasanoğlan e Mahmatlar, molti dei quali erano corredi funerari delle tombe reali.
Le tribù Hatti, che dominavano nell'età del bronzo, sono ben rappresentate attraverso dischi solari, statuette a forma di cervo, versioni più sottili di statuette femminili e gioielli d'oro.
Una ricostruzione di una cerimonia di sepoltura, inclusa nell'esposizione, sottolinea le pratiche religiose di questo antico popolo, offrendo agli spettatori una visione più profonda delle loro tradizioni e del loro modo di vita.
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#5. Arte Greca e Romana
Nel Museo delle Civiltà Anatoliche, la sezione dedicata all'arte greca e romana offre un'ampia panoramica delle ricchezze e delle influenze culturali di questi due pilastri storici.
La collezione comprende manufatti del periodo greco, ellenistico, romano e bizantino, tra cui statue in marmo e bronzo, gioielli raffinati e vasi decorativi in oro, argento e vetro.
Le monete esposte variano dalle prime coniazioni fino a esemplari dei tempi moderni, dimostrando l'evoluzione della monetazione attraverso i secoli.
Opere Maggiori
Tra i pezzi più significativi, spiccano le statue che rappresentano divinità e figure mitologiche, espressioni dell'ideale di bellezza e perfezione fisica dell'epoca.
I vasi decorativi, spesso raffiguranti scene mitologiche o quotidiane, sono esempi splendidi dell'abilità artigianale e della profondità culturale di questi periodi.
Un esempio notevole è la strada romana recentemente scoperta vicino alla colonna di Giuliano ad Ankara, che offre una visione tangibile della pianificazione urbana e dell'ingegneria romana.
Influenza Culturale
L'influenza della cultura greca sui Romani è evidente non solo nelle arti, ma anche nelle pratiche sociali e politiche.
Dal 167 a.C., le enormi ricchezze accumulate grazie al dominio sul Mediterraneo permisero ai cittadini romani di essere esentati dal pagamento delle tasse.
Questo periodo vide anche l'arrivo di lussi e influenze culturali dalle province conquistate, inclusi cibi esotici, tessuti pregiati e opere d'arte.
Tuttavia, questa penetrazione culturale non fu vista di buon occhio da tutti; figure come Catone il Censore esprimevano preoccupazione per la perdita dei valori tradizionali romani di sobrietà e austerità.
Un evento significativo fu il senatoconsulto contro i Baccanali nel 186 a.C., che vietava i culti di Bacco, considerati immorali e una minaccia per l'ordine sociale.
Questi culti, popolari tra la plebe, erano visti come veicoli di potenziali insurrezioni e comportamenti licenziosi, mostrando la tensione tra l'adozione di nuove influenze culturali e la conservazione delle tradizioni.
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#6. Come arrivare al Museo delle Civiltà Anatoliche di Ankara?
Per raggiungere il Museo delle Civiltà Anatoliche (Museum of Anatolian Civilizations) ad Ankara, in Turchia, puoi seguire le seguenti opzioni di trasporto:
Taxi: Puoi prendere un taxi diretto al museo. È consigliabile utilizzare i taxi ufficiali con il tassametro o concordare il prezzo in anticipo con il conducente.
Fornisci al conducente l'indirizzo del museo: Gözcü Sokak No: 2, Ulus, Ankara.
Autobus pubblici: Ankara ha un sistema di trasporto pubblico ben sviluppato. Puoi prendere un autobus che si dirige verso la zona di Ulus, dove si trova il museo.
Verifica le linee degli autobus che passano per quella zona e scendi alla fermata più vicina al museo.
È consigliabile chiedere indicazioni agli autisti degli autobus o ai residenti locali per assicurarti di scendere alla fermata corretta.
Metropolitana: Ankara ha anche una metropolitana che collega diverse parti della città.
Puoi prendere la metropolitana fino alla stazione di Ulus e poi camminare per circa 10-15 minuti fino al museo.
Assicurati di controllare gli orari e le linee della metropolitana per pianificare il tuo viaggio.
Trasporto privato: Se preferisci un'opzione più comoda, puoi noleggiare un'auto privata o utilizzare un servizio di trasporto privato per raggiungere il museo.
Questo ti darà maggiore flessibilità nel pianificare il tuo itinerario e ti consentirà di raggiungere direttamente la destinazione desiderata.
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#7. Cosa vedere al Museo delle Civiltà Anatoliche di Ankara?
Il Museo Ittita Ankara, in Turchia, ospita una vasta collezione di reperti archeologici provenienti da diverse civiltà dell'Anatolia.
Ecco alcune delle principali attrazioni che puoi vedere durante la tua visita al museo:
Sala delle Epigrafi: Questa sala espone una ricca collezione di epigrafi e iscrizioni provenienti da diverse epoche dell'Anatolia.
Puoi ammirare antiche tavolette di argilla, pietre incise e stele che raccontano la storia, la lingua e le tradizioni delle civiltà che hanno abitato la regione.
Sala Preistorica: Questa sala illustra la preistoria dell'Anatolia, con reperti che risalgono al Paleolitico, al Neolitico e all'Età del Bronzo.
Puoi vedere strumenti in pietra, ceramiche, statue e manufatti di diversi periodi preistorici.
Galleria Hitita: La civiltà degli Ittiti è una delle più importanti dell'Antica Anatolia, e questa galleria è dedicata a essa.
Puoi ammirare sculture, bronzi, sigilli e reperti che offrono un'idea della ricchezza culturale e artistica degli Ittiti.
Sala Frigia: La civiltà Frigia è nota per il famoso re della mitologia, il Re Mida. In questa sala puoi vedere reperti frigi, tra cui sculture, ceramiche, gioielli e oggetti litici.
Sala Urartu: La civiltà Urartu ha prosperato nell'Anatolia orientale nel I millennio a.C.
In questa sala puoi ammirare reperti urartei, come armi, ceramiche, gioielli e oggetti di uso quotidiano.
Sala Romana e Bizantina: Questa sala espone reperti provenienti dall'epoca romana e bizantina, tra cui mosaici, sculture, monete e oggetti di culto.
Sala del Tesoro di Karun: La sala del tesoro ospita la famosa collezione di reperti provenienti dalla tomba di Karun a Gordion.
Puoi vedere gioielli, monete d'oro e altri oggetti preziosi risalenti al VII secolo a.C.
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Indice:
- #1.Origini del Museo Ittita Ankara
- #2.La Collezione Ittita
- #3.Significato Storico
- #4.Esposizioni Pre-Anatoliche
- #5.Arte Greca e Romana
- #6.Come arrivare al Museo delle Civiltà Anatoliche di Ankara?
- #7.Cosa vedere al Museo delle Civiltà Anatoliche di Ankara?
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